Affidare un caro ammalato, anziano o con difficoltà motorie non è mai semplice. Occorre scegliere la persona giusta: una badante convivente che possa sopperire a tutti i bisogni della persona anziana.

Stabilire un rapporto di fiducia con il professionista è indispensabile. Ma, prima del rapporto umano, bisogna avere chiare le idee rispetto al rapporto professionale ed economico.

Alla base di una buona e proficua comunicazione tra famiglia e badante, è importante conoscere alcuni dettagli riguardo i costi, gli orari, i riposi e in generale quel che bisogna aspettarsi dal rapporto di lavoro.

In questo articolo scopriremo ciò che bisogna sapere prima di iniziare la ricerca e la selezione della badante convivente: costi, orari e riposi.

 

Orari di lavoro settimanali

Secondo il CCNL del lavoro domestico, la badante convivente presta servizio tutti i giorni della settimana, esclusa la domenica. Il contratto classico prevede 54 ore di lavoro settimanali per la badante convivente, mentre scendono a 40 le ore lavorative per una badante a ore o part time.

Generalmente, la professionista che convive con l’anziano lavora:

  • 10 ore al giorno, dal lunedì al venerdì;
  • 4 ore al giorno il sabato.

Per conoscere tutte le informazioni utili riguardo le mansioni della badante convivente, leggi anche questo approfondimento.

 

Gli orari di riposo della badante convivente

Il riposo è obbligatorio per legge ed è previsto dal CCNL del lavoro domestico. Mentre la badante non convivente ha diritto alla sola pausa pranzo (non retribuita e prevista solo nel caso l’orario lavorativo preveda più di 6 ore continuative al giorno), l’assistente domestica convivente ha diritto a 11 ore di riposo consecutive nell’arco della giornata.

Generalmente, la professionista che convive con l’anziano ha diritto a 2 ore di riposo intermedio (non retribuito) durante le ore pomeridiane, nel caso in cui l’orario di lavoro non sia collocato interamente tra le 06:00 e le 14:00 o le 14:00 e le 22:00.

 

Remunerazione minima 

Scopriamo adesso le informazioni utili riguardo i costi dell’assistente domestica convivente. A seconda dei livelli retributivi, la professionista ha diritto a una paga tra i 664,09 e i 1.267,82 euro al mese.

Lo stipendio mensile, riferito al lavoro svolto per 54 ore settimanali, comprende il vitto e l’alloggio, che bisogna sempre garantire al lavoratore. La tabella dei minimi retributivi 2022 prevede, a seconda dei livelli d’inquadramento, una paga tra i 4,83 e gli 8,57 all’ora per la badante non convivente.

 

Differenze remunerative tra badante convivente e non convivente

Confrontiamo i costi dell’assistente domestica part time o convivente, prendendo a esempio lo stesso livello d’inquadramento (in questo caso, il CS). Mentre l’assistente domestica convivente ha diritto a una paga mensile pari a 1.026,34 euro, la badante non convivente viene pagata circa 1.140,8 euro al mese. Com’è possibile che, a fronte di un numero minore di ore lavorate (40 ore/settimana), la professionista venga pagata di più rispetto alla badante convivente (54 ore/settimana)?

La motivazione di una tale differenza risiede nella formula con vitto e alloggio. Questi due benefit, infatti, compensano il dislivello tra le due remunerazioni. L’assistente domestica a ore o part time deve affrontare le spese di affitto, le utenze e il vitto. Tutti vantaggi garantiti alla professionista che convive con l’anziano, nonostante le ore effettivamente lavorate, molto spesso, eccadono i limiti prescritti dal CCNL del lavoro.

Per maggiori informazioni riguardo i costi, gli orari e i riposi di una badante, contatta Passion For Care, l’agenzia di badanti attiva a Rozzano, Milano e provincia.