Molte famiglie italiane hanno bisogno di un supporto specifico per poter garantire assistenza continuativa a un parente anziano, disabile o malato. Qual è la figura professionale più adatta a questo genere di esigenza? Quali differenze ci sono tra una badante (o assistente domestica) e una colf?

Troppo spesso le due figure vengono confuse: ciò può generare un senso di incertezza nell’assistito, contrasti e incomprensioni tra la famiglia e il collaboratore.

Prima di valutare il professionista cui vuoi affidarti, occorre individuare il tipo di assistenza di cui hai bisogno. Badante convivente, part time, a ore, oppure una colf? Scopriamo cosa fa la badante convivente, o assistente domestica, e quali servizi può offrire.

 

Assistente domestica: colf o badante?

I servizi di assistenza domestica prevedono una serie di attività svolte da una badante professionista. Mentre la colf supporta tutta la famiglia nella gestione della casa (occupandosi della pulizia, del mantenimento dell’ordine, della preparazione dei pasti), la badante ha il compito di assistere un unico membro della famiglia, sia esso anziano, malato oppure disabile.

La badante, che sia convivente oppure part time, ha quindi l’incarico di fornire assistenza continuativa e completa a una persona parzialmente autosufficiente o non autosufficiente.

 

Quali sono le mansioni della badante?

Chiariamo, adesso, quali sono i compiti di un’assistente domestica e cosa possiamo aspettarci dal suo lavoro.

Cosa fa la badante convivente o part time:

  • si occupa dell’igiene personale dell’assistito e della sua persona in generale;
  • fa la spesa, prepara e somministra i pasti in base alla dieta indicata dalla famiglia;
  • assiste la persona durante le operazioni di vestizione e svestizione;
  • si assicura che l’assistito assuma i farmaci quotidianamente e negli orari indicati;
  • fornisce un adeguato supporto alla deambulazione;
  • accompagna l’assistito durante le visite mediche e le uscite;
  • intrattiene l’anziano, curando il suo benessere e la sua serenità emotiva;
  • fornisce stimoli continui alla memoria e coinvolge la persona durante le attività domestiche.

 

Altri incarichi, per un piano assistenziale completo

Conoscere queste informazioni permette alla famiglia di strutturare nel dettaglio un piano assistenziale insieme al professionista incaricato, sulla base delle specifiche esigenze quotidiane.

Altre mansioni che possono essere incluse nel piano assistenziale fornito da una badante:

  • presenza costante, sia diurna che notturna. In questo caso, la famiglia ha bisogno di una badante convivente;
  • gestione delle utenze domestiche e delle bollette;
  • cura e pulizia della casa, del bucato e stiro.

 

Un supporto per la vita di ogni giorno

Come abbiamo visto, l’assistenza fornita da una badante coinvolge sia la sfera fisica che emotiva. Questa figura professionale supporta l’assistito durante le piccole e grandi sfide quotidiane, dal pasto alla movimentazione, dal controllo della terapia alla sfera relazionale.

È quindi importante scegliere una badante convivente o part time che possa garantire un’assistenza completa alla persona anziana, parzialmente autosufficiente o non autosufficiente. È bene, inoltre, mettere in chiaro la tipologia e la complessità del servizio richiesto, in modo che il professionista conosca le esigenze dell’anziano.

 

Come scegliere la badante giusta

Per scegliere la persona giusta, la famiglia deve assicurarsi che l’assistente domestica risponda ai seguenti requisiti:

  • è competente nell’ambito del primo soccorso e in grado di gestire eventuali emergenze;
  • è preparata riguardo ai principi di sicurezza domestica;
  • è stata adeguatamente formata da un’agenzia di badanti.

Il lavoro di badante convivente (o part time) richiede determinate capacità, sia fisiche che psicologiche. È sempre bene rivolgersi a un’agenzia di badanti dall’esperienza consolidata, in grado di indirizzare la famiglia verso il professionista più adatto alle necessità delle persone malate, disabili o anziane.