Quali comportamenti tenere dopo i 65 anni che permettono di mantenersi sani più a lungo per vivere la terza età nel miglior modo possibile? Parola d’ordine: “prevenzione”!

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia”. Il 7 aprile ricorre ogni anno, fin dal lontano 1950, la giornata mondiale della salute.

La Commissione Europea ha individuato nell’invecchiamento attivo e in salute una delle principali sfide comune a tutti i Paesi. Giungere in età avanzata in condizioni di buona salute è un diritto, ma anche un dovere soprattutto in Italia dove l’età media della popolazione è in continua ascesa.

E’ quindi necessario mantenersi in salute al meglio delle nostre possibilità individuali cercando di essere forti, attenti e attivi mentalmente, fisicamente e spiritualmente.

 

LA PREVENZIONE COME ALLEATA PREZIOSA

Partendo dall’affermazione dell’imprenditore statunitense e speaker motivazionale Jim Rohn abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere” possiamo affermare con sicurezza che la prevenzione non ha età. Anzi, mantenere nel tempo abitudini di vita corrette è la base per arrivare ad una età avanzata nel modo migliore possibile, godendo a pieno tutte le chance che la vita regala. La prevenzione comprende tutto un insieme di comportamenti che permettono dopo i 65 anni di mantenersi in salute o comunque di non peggiorare eventuali malattie già in atto. L’Organizzazione mondiale della sanità ha proclamato il decennio 2020/2030 come “IL DECENNIO DELL’INVECCHIAMENTO IN BUONA SALUTE”.

Tutti ci auspichiamo di invecchiare in buona salute; possiamo affermare che è fondamentale oltre che per noi stessi anche per la famiglia che ci circonda e per la società in cui viviamo.

Gli italiani sono il popolo europeo più longevo, ma anche quello che arriva meno in salute alla vecchiaia. In questo decennio la società civile tutta, a partire dai governi, dovrebbe impegnarsi ad attuare azioni concrete per migliorare la vita degli anziani, rendendo le città più fruibili e assicurare loro cure adeguate.

 

PRINCIPALI COMPORTAMETI DA ADOTTARE PER UNO STILE DI VITA CORRETTO

In una fase della vita in cui calano gli impegni lavorativi, aumenta quindi il tempo libero e il corpo subisce cambiamenti radicali a partire dalla menopausa, ci sono vari aspetti da considerare per mettere in atto una prevenzione efficace. Innanzitutto uno stile di vita corretto che comprenda regolare movimento, sana alimentazione, limitare il consumo di alcool, abolire il fumo, effettuare esami e visite, prevenire infortuni, contrastare l’isolamento sociale.

Prendiamoli in esame singolarmente.

Alimentazione:

A meno che siano presenti patologie specifiche per le quali lo specialista fornirà indicazioni particolari la dieta dell’anziano deve essere varia e bilanciata, comprendere quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura di stagione, cibi digeribili e facilmente masticabili, ma che siano anche appetibili e invoglianti. Assolutamente da non sottovalutare un abbondante apporto di liquidi, fondamentali per contrastare la disidratazione.

Attività fisica:

Con l’avanzare dell’età il movimento fisico tende a ridursi in modo drastico e soprattutto le donne si ritrovano ad occuparsi quasi in esclusiva delle faccende domestiche. Il movimento invece è fondamentale. In particolare per mantenere in buona salute il sistema muscoloscheletrico bisogna controllare il peso corporeo e diminuire il rischio di depressione. Tra le attività che possono essere svolte con frequenza ed intensità modulabili sono consigliate:

  • Camminare
  • Privilegiare l’uso delle scale
  • Andare in bicicletta
  • Praticare uno sport (ginnastica dolce, cyclette, nuoto, acquagym…)
  • Frequentare corsi di ballo
  • Occuparsi di orto/giardinaggio

Tabacco:

E’ ormai patrimonio comune la consapevolezza dei danni spesso irreversibili causati dall’abuso di fumo e alcool. Smettere di fumare dopo i 65 anni è fondamentale perché le sigarette sono la causa primaria dei decessi a livello mondiale. Il fumo provoca diversi tipi di malattie oncologiche, polmonari, diabete, problemi agli occhi e la cronicizzazione di malattie già presenti. E’ essenziale il coinvolgimento della famiglia che aiuti la persona fragile a comprendere che smettere di fumare ha benefici immediati, riduce drasticamente il rischio di ammalarsi e soprattutto potenzia la risposta dei farmaci necessari alle cure. E’ bene rivolgersi al medico curante per farsi seguire anche con terapie/farmaci adeguati.

Alcool:

Particolare attenzione va prestata anche al consumo di alcolici sopra i 65 anni, considerando che in Italia il 50% circa della popolazione eccede nel consumo consigliato di circa un bicchiere scarso al giorno. Col rapido invecchiamento della popolazione secondo l’Istituto Superiore di Sanità il numero di bevitori a rischio è destinato a salire, in prevalenza si eccede con il vino. Il consumo fuori controllo di bevande alcoliche può essere causa diretta o indiretta di decessi in età avanzata. Cadute, suicidi ma anche malattie cardiovascolari, oncologiche o neurologiche possono essere le conseguenze a cui si va incontro con l’abuso.

Esami e viste periodiche:

Dai 60 anni in avanti sarebbe buona norma sottoporsi a visite periodiche dal medico curante per controlli di routine (esami ematici, delle urine, controllo pressione arteriosa) il quale eventualmente indirizzerà il paziente ad effettuare approfondimenti presso specialisti. E’ bene ricordare tra i controlli anche quelli specifici per gli uomini (prostata) e le donne (seno e organi riproduttivi). Da non sottovalutare i disturbi di vista, udito e masticazione che se presenti possono essere causa di calo drastico dell’autonomia di una persona con forte rischio di cadute, malnutrizione, declino cognitivo e isolamento sociale.

Contrastare isolamento:

Non meno importate per la prevenzione è l’isolamento sociale nella terza età. Nel periodo della pandemia gli anziani sono stati coloro che più hanno sofferto vedendo d’improvviso interrotta tutta la rete di relazioni che consentiva una vita anche minimamente attiva. Gli anziani necessitano di momenti di socializzazione e compagnia, hanno bisogno di chiacchierare, di relazionarsi e sentirsi quanto più possibile parte attiva in una comunità. Hanno bisogno di essere accompagnati per viste mediche, in farmacia o per fare la spesa. Necessitano di aiuto per la preparazione dei pasti o comunque per tutte quelle piccole mansioni quotidiane che li aiutino ad invecchiare bene in casa propria.

Bisogna sostenere le famiglie, che spesso si trovano in difficoltà nella gestione di tutta una serie di problematiche, ma che desiderano fortemente permettere al loro congiunto di rimanere il più a lungo possibile tra le mura domestiche, dove sono racchiusi i ricordi di una vita, mantenendo le abitudini ormai consolidate e quel minimo di rete sociale di vicinato. A questo proposito risulta molto utile l’intervento di operatori a domicilio che sono in grado si sollevare le famiglie da incombenze quotidiane e offrire nello stesso tempo un valido sostegno al benessere psicologo dell’anziano, contrastando l’insorgere di problematiche quali la depressione e i disturbi del sonno. Gli Operatori possono inoltre dare validi suggerimenti per rendere la casa più sicura in modo da prevenire incidenti domestici, quali le cadute.

Si può richiedere assistenza a domicilio a Milano, contattando il numero 0248752022, oppure a Basiglio, Binasco, Casarile, Lacchiarella, Locate Triulzi, Noviglio, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano, Zibido San Giacomo contattando il numero 0284080576.