Nel periodo di elaborazione del modello 730 è utile capire come avviene il calcolo della quota deducibile dei contributi della badante.

Il datore di lavoro può scaricare nella dichiarazione dei redditi i contributi pagati della badante fino ad un importo massimo di 1.549,37 euro. Di questa somma solo la quota a carico del datore di lavoro, tolta la quota contributiva a carico del lavoratore, verrà poi recuperata.

L’importo dei contributi previdenziali versati varia in base alla retribuzione corrisposta. Per i rapporti superiori alle 24 ore settimanali l’importo è forfettario; nei contratti di lavoro a tempo determinato i contributi da versare sono maggiorati (a meno che non siano relativi a sostituzione di lavoratori assenti per ferie, malattia o maternità).

Come fare il calcolo della quota deducibile dei contributi pagati alla badante?

COSA SI PORTA IN DEDUZIONE

E’ ammessa la quota di contributi effettivamente versata nel corso del periodo d’imposta e cioè applicando il principio di cassa: viene considerata la data di pagamento e non il periodo di riferimento. Per capirci meglio, il bollettino dei contributi dell’ultimo trimestre dell’anno deve essere pagato entro il 10 gennaio dell’anno successivo, quindi verrà portato in deduzione nell’anno in cui risulta il pagamento e non nell’anno in cui fa riferimento la quota contributiva del bollettino.

COSA NON SI PORTA IN DEDUZIONE

Non sono deducibili i versamenti alla CAS.SA.COLF e i contributi forfettari per la regolarizzazione dei lavoratori dipendenti stranieri.

QUALI DOCUMENTI CONSERVARE

In caso di controllo da parte dell’Agenzia delle entrate è utile conservare tutta la documentazione almeno per 5 anni, che è il termine massimo entro cui il Fisco potrebbe attivare un accertamento. Quindi non buttare le ricevute di pagamento intestate all’INPS complete delle informazioni sul rapporto di lavoro, effettuate dal contribuente.

L’Agenzia delle entrate chiarisce che anche se l’unico autorizzato alla deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali è il datore di lavoro, il saldo dei contributi può essere effettuato anche da un conto corrente diverso da quello del datore di lavoro.

 

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