Con l’avanzare dell’età le problematiche legate al sonno aumentano sia per cause fisiologiche che patologiche.

Il segreto di una vita in salute passa da un buon sonno notturno è cosa risaputa, ma con il passare degli anni le ore di riposo notturno profondo tendono a diminuire: è il cervello che perde la capacità di riconoscere questo bisogno. Il cambiamento della qualità e della quantità di sonno inizia prevalentemente dopo i 45/50 anni. Questo rientra in un processo fisiologico di invecchiamento che porta ad una maggiore instabilità nel sonno e ad un aumento dei microrisvegli. Il riposo diventa più superficiale e leggero e anche se le ore di sonno totali non diminuiscono, tendono a distribuirsi durante tutto l’arco della giornata con pisolini brevi e ripetuti che però non possono essere equiparati ad un sonno continuo e ristoratore, composto di varie fasi.

DEFINIZIONE DI DISTURBI DEL SONNO

Per disturbi del sonno si intendono non solo l’insonnia, ma l’alterazione della durata e della qualità dello stesso. Si parte con una difficoltà di addormentamento, seguita da molteplici risvegli notturni e quindi con un sonno profondo frammentato e con risvegli mattutini molto precoci. Quindi, pur dormendo non si percepisce il sonno riposante o ristoratore. Ciò comporta stanchezza e poca reattività durante il giorno, difficoltà a concentrarsi, mal di testa, irritabilità, maggior propensione all’infortunio (cadute).

CAUSE DELL’INSONNIA SENILE

Accanto alle cause fisiologiche dovute ad un naturale processo di invecchiamento, diversi sono i fattori alla base dell’insonnia:

  • Pasti serali troppo abbondanti
  • Abuso di bevande eccitanti (caffè, tè) o alcolici
  • Vivere in una zona particolarmente rumorosa
  • Materasso non idoneo alle esigenze della persona
  • Ansie, irrequietezza e preoccupazioni
  • Necessita di urinare con frequenza
  • Dolori articolari
  • Malattie neurodegenerative
  • Terapie farmacologiche

 

Se gli episodi di insonni non sono saltuari è sempre bene rivolgersi ad uno professionista come un geriatra che possa prendersi carico della cura dell’anziano nella sua interezza e dopo una visita accurata anche a domicilio aiutandolo a seguire una condotta che lo porti ad assumere uno stile di vita atto a contrastare i disturbi del sonno ed eventualmente stabilire una terapia farmacologica, ove necessario, tenendo monitorata la situazione.

CONSEGUENZE DEI DISTURBI CRONICI DEL SONNO

Chi non dorme è soggetto nel lungo periodo ad aumento del peso causato dall’aumento dell’appetito notturno: ciò potrebbe favorire l’insorgere del diabete e ipertensione con conseguenti aritmie e cardiopatie. Potrebbe anche insorgere un deficit del sistema immunitario che favorisce il sorgere di infezioni. Oltre a questo i soggetti insonni sono tendenzialmente depressi, hanno disturbi della memoria e possono manifestare aggressività. Studi rilevano una stretta correlazione tra disturbi del sonno e malattie neurodegenerative.

IGIENE DEL SONNO: QUALCHE TRUCCO PER IMPARARE A DORMIRE MEGLIO

Se l’insonnia è di lieve entità si possono seguire alcuni suggerimenti che integrando o modificando abitudini scorrette possono portare ad un miglioramento della qualità del sonno. Potrebbe essere buona abitudine tenere un “diario del sonno” dove annotare le proprie abitudini e cercare di instaurare una routine quotidiana più sana.

I comportamenti consigliati possono essere riassunti nei seguenti punti cardine.

  • Cercare di mantenere orari fissi sia per il consumo dei pasti che per i momenti di riposo
  • Evitare cibi troppo pesanti o bevande eccitanti soprattutto la sera (ma non digiunare)
  • Evitare di bere eccessivamente dopo cena in modo da non avere stimoli notturni e doversi alzare per andare in bagno
  • Trascorrere più tempo possibile all’aperto o comunque esporsi alla luce cosi si stimola la produzione di melatonina, l’ormone del sonno
  • Allestire un ambiente comodo che favorisca i sonno con particolare cura al tipo di letto/materasso e alla temperatura della stanza
  • Non fare riposi pomeridiani troppo prolungati
  • Evitare di addormentarsi davanti alla TV, ma cercare si svolgere atre attività tipo lettura ecc.
  • Evitare di usare dispositivi digitali

COME GESTIRE I DISTURBI DEL SONNO

In conclusione si può senz’altro affermare che i disturbi del sonno nell’anziano vanno sempre indagati. Una visita geriatrica a domicilio è senz’altro raccomandata. Il geriatra ha ben presente  come sia fondamentale una corretta gestione di questi disturbi  per recare sollievo sia al paziente che agli eventuali caregiver. Proporrà farmaci o altri trattamenti di sperimentata efficacia nell’ottica di ripristinare un circolo virtuoso di alternanza veglia sonno nel modo più fisiologico possibile. In caso di soggetti in forte stato di agitazione che manifestano ansia, confusione, irritabilità ed irrequietezza all’avvicinarsi dell’orario notturno prevedere un’assistenza con personale qualificato che impedisca accadano incidenti che possano ledere la salute fisica dell’anziano.

Si può richiedere visita geriatrica a domicilio a Milano, contattando il numero 0248752022, oppure a Basiglio, Binasco, Casarile, Lacchiarella, Locate Triulzi, Noviglio, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano, Zibido San Giacomo contattando il numero 0284080576.