L’influenza è la terza causa di morte in anziani e soggetti fragili. La vaccinazione è un importante contributo alla prevenzione dell’influenza e delle infezioni che ne conseguono

L’influenza è una malattia respiratoria acuta che può manifestarsi in forme di gravità differente.

L’influenza costituisce la terza causa di morte nei paesi industriali e solo in Italia si registrano circa 8.000 decessi all’anno. Un’alta percentuale di ricoveri (50-70%) e di decessi (70-85 %) dovuti all’influenza si riferisce a pazienti over 65.

Particolare attenzione va dedicata ai “grandi anziani”, persone oltre gli 85 anni di età che hanno più probabilità di venire ospedalizzati, di sviluppare polmonite o ad andare incontro più facilmente al decesso.

Per questo prevenire l’influenza è una priorità per la sanità pubblica e il vaccino antinfluenzale ricopre un ruolo strategico. 

Ogni anno il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il parere del NITAG (National Immunization Technical Advisory Group) elabora le raccomandazioni per l’uso dei vaccini antinfluenzali.

Sottolinea, poi, tramite campagne di comunicazione e sensibilizzazione, l’importanza del vaccino antinfluenzale utile a prevenire le complicanze dell’influenza negli anziani e nei soggetti fragili mettendo in evidenza i benefici collettivi ed individuali per tutta la popolazione.

IL VACCINO COME PREVENZIONE DELL’INFLUENZA NEGLI ANZIANI 

La vaccinazione come mezzo di prevenzione è fortemente raccomandata in persone ad alto rischio di complicazioni gravi o ad alto rischio di peggioramento delle condizioni di base affette da altre patologie come gli anziani, i residenti in strutture socio-sanitarie o altre di assistenza cronica. 

Gli anziani vaccinati vanno incontro ad un minor numero di ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie e una minor incidenza di mortalità per malattie cardiovascolari e altre patologie in genere; per queste motivazioni in molti Paesi, Italia compresa, si è abbassata a 60 anni l’età consigliata per la vaccinazione. 

Effettivamente in Italia i dati confermano che il numero di anziani vaccinati è in continuo aumento, anche se ancora al di sotto del Target indicato dall’OMS che è del 75%.

COME GESTIRE L’INFLUENZA NELLA PERSONA ANZIANA 

Se nonostante le precauzioni la persona anziana si ammalasse ugualmente, i medici consigliano di rimanere in casa fin dalle prime avvisaglie di malessere, fare pasti leggeri e sostanziosi comprendenti frutta e verdura, ricche di vitamine e antiossidanti, che aiutano l’efficienza del sistema immunitario e bere molto per integrare i liquidi e i sali minerali persi con la sudorazione. E’ bene non lasciare mai da sola la persona anziana nei momenti di malattia soprattutto in presenza di febbre alta.

La nostra cooperativa attiva da 10 anni sul territorio è in grado di fornire un’assistenza con personale qualificato e competente che, operando direttamente al domicilio, garantisce l’aiuto nelle attività quotidiane ad anziani e disabili offrendosi come supporto indispensabile alle famiglie in momenti di particolare necessità. 

 

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