La sicurezza di aver scelto il professionista giusto si raggiunge solo con il tempo. Ma, in prima battuta, è indispensabile stabilire un buon rapporto con la badante convivente, part time oppure a ore.

Perché è così importante lavorare su questo rapporto? Quali vantaggi può trarre la famiglia instaurando un rapporto rispettoso ed equilibrato con la badante convivente? Scopriamo, in questo articolo, come creare sin da subito un buon rapporto con l’assistente domestica, perché farlo e quali benefici è possibile ottenere.

 

Sicurezza e serenità: gli obiettivi principali

Affidare un proprio familiare a una persona sconosciuta, per quanto si tratti di un professionista, non è mai semplice. Soprattutto se il familiare è anziano, parzialmente autosufficiente o non autosufficiente, malato o disabile.

Il primo dei motivi per cui risulta indispensabile stabilire un buon rapporto con l’assistente domestica che si occuperà del familiare anziano è semplice: potere essere sicuri che il proprio caro verrà curato e accudito a dovere.

Le dinamiche di un rapporto di lavoro possono contribuire a migliorare o diminuire la qualità del servizio. Se il rapporto viene minato da incomprensioni, sospetti e fraintendimenti, nessuno ne trarrà giovamento: né il professionista, né la famiglia, né tantomeno l’anziano assistito.

La sicurezza di poter usufruire di un piano di cure adeguato, in grado di garantire serenità e benessere all’anziano, rappresenta uno dei due obiettivi principali della famiglia. Solo instaurando un buon rapporto con la badante convivente è possibile raggiungere tali finalità.

 

Elasticità e dialogo: due ingredienti fondamentali

Ma come fare a stringere un rapporto sano e salutare con l’assistente domestica che si occuperà (o che si occupa già) della persona anziana? Due degli ingredienti fondamentali sono l’elasticità e il dialogo.

Sia la famiglia che la badante convivente devono essere disposti a scendere a compromessi. Soprattutto in caso di esigenze eccezionali dall’una o dall’altra parte: in caso di emergenza, poter contare sul supporto reciproco è indispensabile per mantenere sano il rapporto stesso di lavoro.

 

Correttezza economica e professionale

Se la famiglia deve rispettare i termini contrattuali, dal punto di vista economico e del monte ore stipulato, la badante convivente stessa dovrà saper tener fede agli impegni presi. Affidarsi a un’agenzia di badanti consente di rendere più snello e semplice il processo di selezione del professionista. Ma anche di gestire tutte le pratiche burocratiche e contrattuali necessarie all’avvio del piano di assistenza mirato.

L’agenzia di badanti potrà essere, inoltre, un punto di riferimento importante sia per la badante convivente che per la famiglia, in quanto rappresenterà il mediatore ideale tra le due parti in caso di esigenza.

 

Come avere fiducia nella badante convivente

Indispensabile al buon rapporto tra assistente domestica e famiglia, è naturalmente la fiducia reciproca. La mancanza di fiducia rappresenta, infatti, l’elemento deleterio che tende a rovinare, man mano, ogni rapporto umano.

Costruire un rapporto basato sulla fiducia non è semplice, e talvolta occorre scegliere di avere fiducia. La mediazione di un’agenzia di badanti può essere, anche in questo caso, un acceleratore che velocizza il processo di costruzione della fiducia tra professionista e famiglia.

Nonostante la fiducia si acquisti solo con il passare del tempo, in base all’esperienza e ai “fatti”, la consapevolezza di aver scelto una figura professionale certificata può essere un elemento davvero importante.

Non esiste una formula magica per “imparare” come fare ad avere fiducia in una badante. Bisogna seguire i propri istinti, essere sempre pazienti e accondiscendenti, non dimenticando che l’assistente domestica deve rispettare determinate regole e aiutare effettivamente l’anziano in ogni sua necessità.

 

Disponibilità, empatia e chiarezza

Il rapporto ideale tra famiglia e badante convivente deve fondarsi sull’empatia, sulla disponibilità, sull’ascolto e il rispetto. Non deve differire molto da un classico rapporto di amicizia, cordiale e intenso: da un lato, entrambe le parti devono sentirsi libere di esprimersi come meglio credono.

Dall’altro, però, devono conoscere i limiti imposti dal contratto stipulato, dal punto di vista economico, riguardo gli orari e le mansioni da svolgere.

Uno degli ingredienti fondamentali per avere un buon rapporto umano e professionale è l’essere chiari. La chiarezza, sin dall’inizio del rapporto, è infatti indispensabile per evitare malintesi, dubbi e quindi problemi.

 

Badante convivente o part time: come sceglierla

Per costruire un rapporto soddisfacente e sereno con la professionista, bisogna innanzitutto sceglierla. Come fare a selezionare tra le tante candidate? Come fare a sapere se sono professioniste certificate e appositamente formate?

Il consiglio di base è il seguente: affidarsi a un’agenzia di badanti rappresenta la migliore scelta, per trovare la persona più adatta alle esigenze della famiglia.

Un esperto sa, infatti, suggerire alla famiglia quale figura professionale è necessaria all’assistito: badante convivente, a ore, part time. Un’agenzia professionale può inoltre garantire servizi assistenziali aggiuntivi, sopperendo all’esigenza di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie. Per maggiori informazioni e per chiedere l’aiuto di un team competente e discreto, puoi compilare il modulo o contattare Passion for Care utilizzando i recapiti che trovi in questa pagina.